DALLA MEMORIA ALLA MATERIA
VALLE LANZI E POZZO EARLE
Parco Archeominerario di San Silvestro - Campiglia Marittima
Mostra permanente 2007
Questa ricerca fotografica è stata realizzata nel 2006 a circa 30 anni dalla cessazione dell'attività mineraria di Pozzo Earle e degli impianti di frantumazione di Valle Lanzi, e prima degli interventi di recupero. In questi 30 anni di abbandono le strutture sono state libere di trasformarsi in rapporto con il tempo e la sua azione. Pozzo Earle è come la punta di un iceberg, l'arrivo o la partenza, di un pozzo che scende a 190 metri, incontrando gallerie, che ogni giorno, uomini percorrevano e lavoravano, la vera città era lì. In superficie, la punta dell'icerberg: la struttura che ospita ancora l'argano e le altre macchine minerarie, ora ferme. L'impianto di Valle Lanzi (le laverie), invece, riceveva il prodotto dell'escavazione e lo lavorava, lo frantumava, qui tutto è in superficie, le macchine ci sono ancora e sono ferme. La mia ricerca fotografica inizia qui, la visita, l'esplorazione di questi ambienti, il trovare la presenza e le tracce delle persone che qui hanno lavorato, vissuto. Sono luoghi ancora pieni di gesti e pensieri, segni lasciati sui muri, oggetti abbandonati, interruttori staccati con lo zero fisso, cartelli minacciosi che parlano di mine, ingranaggi e scariche elettriche. Poi macchine, fili, cavi, e la polvere, tanta su tutto: è una polvere che ha protetto e confuso i contorni, a Valle Lanzi sembra neve. I trent'anni di immobilità, dove niente è stato spostato, solo il tempo in un continuo rapporto con le cose interviene. Gli oggetti, le macchine si quietano. Si confondono le forme, e tutto diventa materia che inizia una sua vita di trasformazione.